Le Terre del Ceneri

Le genti in cammino

Per secoli il Monte Ceneri ha rappresentato un ostacolo agli spostamenti e alle comunicazioni tra Sopra e Sottoceneri, eppure dal suo passooccorreva transitare, se non si poteva seguire la via d’acqua del Lago Maggiore. Perciò sulle sue pendici hanno marciato eserciti invasori, hanno consumato le suole i mercanti che scendevano verso le piazza lombarde, hanno spinto il loro bastone i pellegrini diretti a Roma. Il Ceneri con i suoi sentieri prima, le mulattiere e le carrozzabili poi, non si limitava a unire il Bellinzonese al Luganese, ma vedeva passare volti esotici, viaggiatori che volevano attraversare le Alpi o che ne erano appena discesi.

Un passaggio di genti che aumentò con la costruzione della carrozzabile del Gottardo, con la diligenza postale che quotidianamente collegava la pianura padana con il cuore della Confederazione elvetica. Poi arrivarono i tunnel ferroviari, l’autostrada. Perciò, in superficie o nelle viscere, ogni anno milioni di persone transitano dal Ceneri.


Maggiori informazioni

Per raccontare Le Terre del Ceneri abbiamo creato un sito dedicato a questi territori e al progetto che li unisce.

Le terre del Ceneri

Nascono le Terre del Ceneri

Il 2020 è un anno memorabile per le comunità del Ceneri: entra in funzione la galleria ferroviaria di base, lunga 15,4 km, tra Camorino e Vezia. Sono così completati i tunnel previsti dal progetto Alptransit. Attraversare le Alpi in treno diventa più veloce e viene incentivato il trasporto delle merci su rotaia.

Diminuiscono anche i tempi di percorrenza tra i principali centri del Cantone Ticino. Il Ceneri è sempre più, nelle sue profondità, la montagna che unisce. L’unione aumenterà anche in superficie con le “Terre del Ceneri”. I Comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Monteceneri, con il supporto delle organizzazioni turistiche regionali e di Ticino Turismo, hanno infatti deciso di dare vita al progetto “Le Terre del Ceneri”.