Il Museo della Radio

Da Marconi ai giorni nostri

Il Museo della Radio, gestito dall’Associazione Museo della Radio (AMRA), si trova nella stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri, che fu attiva dal 1933 al 2008.

Inaugurato nel 2001 il museo conserva riproduzioni di apparecchi utilizzati all’inizio della storia della radio, apparecchi per la riproduzione sonora, valvole termoioniche, oltre ad apparecchi di ricezione e di trasmissione sia radio sia televisiva, componenti della telefonia mobile, apparecchi di misurazione ed elementi della filodiffusione.

Il Museo dispone di una biblioteca che testimonia, attraverso libri e documenti conservati, l’evoluzione della storia e della tecnica delle trasmissioni radio. Si caratterizza quale luogo in grado di conservare la storica apparecchiatura che ha portato alla rivoluzione novecentesca nel campo delle comunicazioni. Attraverso dimostrazioni pratiche si può assistere alle modalità attraverso le quali avviene la trasmissione senza fili del suono, della voce, della musica.

Al fine di preservarne l’originalità, i pezzi della collezione non sono tutti funzionanti, mentre sono state ricostruite le apparecchiature usate alla fine del XIX secolo da Guglielmo Marconi e Thomas Edison per realizzare i propri esperimenti.

Si parte dalla radiotelegrafia per passare alla radiofonia, sino a giungere alla televisione e alle applicazioni delle onde radio, dall’esplorazione dello spazio alla medicina, per finire con la tecnologia alla base della telefonia mobile.

L’idea del Museo nasce nel 2000 quando l’Azienda federale PTT (Poste Telefoni Telegrafi) si trasforma in una Società Anonima. Diversi collaboratori della Divisione Radiocom, pensionati o prossimi a diventarlo, decidono di mettere le proprie competenze e il proprio entusiasmo al servizio di un progetto in grado di conservare e trasmettere alle future generazioni le attrezzature conservate. La struttura vede arricchirsi di anno in anno il materiale raccolto e cresce il numero di appassionati, sostenitori e donatori.

Per informazioni sull’apertura del museo contattare il numero +41 (0)79 620 02 06.

Antenna simbolo di libertà

Il 18 aprile 1933 venne inaugurata la “Stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri”. Fu il primo impianto radiofonico del Cantone Ticino e oggi fa parte dei Beni Culturali del Cantone.

La Radio della Svizzera Italiana, RSI, aveva invece iniziato a trasmettere i suoi programmi un anno prima, nel 1932, attraverso il radiotelefono, più tardi chiamato filodiffusione, servizio poi sospeso nel 1997.

La notorietà di Radio Monte Ceneri valicò i confini ticinesi ed elvetici. Durante la Seconda guerra mondiale divenne l’unica voce libera a trasmettere in lingua italiana, essendo in grado di raggiungere con il suo segnale ampie zone di Piemonte e Lombardia.

Già durante il regime fascista in Italia, nel 1936, intellettuali del calibro del filosofo Benedetto Croce tennero una serie di conferenze a Radio Monte Ceneri. Nel dopoguerra cureranno rubriche culturali altri grandi nomi della classe intellettuale italiana. Tra di loro Carlo Bo, Vito Pandolfi, Guido Piovene, Indro Montanelli, Vittorio Sereni, Giorgio Bocca, Umberto Eco.

Al microfono con Josephine Baker

Oltre al ruolo di promotrice della cultura italiana all’interno della Confederazione elvetica, Radio Monte Ceneri seppe farsi apprezzare anche per la proposta musicale. Si dotò negli anni di un’orchestra per il repertorio classico, di una per quello leggero, la Radiosa, e di un coro. La programmazione vedeva ospiti anche cantanti internazionali. I suoi microfoni hanno registrato le voci di nomi entrati nella leggenda della musica quali Josephine Baker, Juliette Greco e Claudio Villa.

Anche sul fronte giornalistico la Radio seppe realizzare reportage e documentari radiofonici dall’eco internazionale, come la prima intervista a un’emittente occidentale concessa dal dittatore jugoslavo, il Maresciallo Tito. Infine non mancarono il teatro e la rivista, con produzioni che vedevano importanti nomi del mondo della prosa recitare nei programmi di Radio Monte Ceneri. La Radio, divenuta la Rete Uno della Rsi (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana), vide la fine delle trasmissioni a onde medie nel 2008.

Juliette Greco - © Nationaal Archief su licenza CC Pubblico dominio
Josephine Baker - © Nationaal Archief su licenza CC Pubblico dominio